Juan Jesus: “Dobbiamo essere tranquilli… in campo andiamo noi”

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Verso Napoli-Braga, gara 6 del gruppo C di Champions League. Parola al saggio del gruppo, il “senatore” Juan Jesus, che nell’ultimo match della fase a gironi di UCL, è candidato a una maglia da titolare. Sincero, sorridente, educato, o in lingua madre, il portoghee, o nel suo italiano fluente. Il difensore lancia un messaggio all’ambiente ma anche allo spogliatoio: “prima c’era Garcia con il suo staff, ora mister Mazzarri e il suo gruppo di lavoro. Noi siamo gli stessi, in campo ci andiamo noi, quindi dobbiamo essere tranquilli, lavorare al massimo, e pensare che in futuro le cose andranno meglio”.

Juan, venite da 3 sconfitte ma in ognuna avete dimostrato cose positive. 
“Domani ci giochiamo tanto, il passaggio del turno, abbiamo fatto le ultime 3 sempre in crescita al di là dei risultati, dimostrando che stiamo tornando quelli che siamo stati. 3 mesi fa eravamo campioni d’Italia, oggi invece nessuno può giocare… ma piano piano stiamo ritrovando la fiducia anche a livello mentale. Sono momenti difficili, i ragazzi sono giovani, io sono quello più grande, già con la Juve abbiamo fatto una bella partita. Mancano le vittorie, mancano i gol per dare tranquillità”.

Cosa manca soprattutto al Maradona per tornare a vincere?
“Manca fare gol, manca vincere, a volte siamo un po’ meno lucidi rispetto allo scorso anno, ma con la tranquillità ed il lavoro che stiamo facendo tornerà perché stiamo creando opportunità e stiamo dando segnali importanti. Ci serve la serenità giusta, vincere in casa ti dà fiducia, a noi ma anche ai tifosi”.

Inizia adesso il nuovo campionato con Mazzarri allenatore? State svoltando col mister?
“Lo conosco da tanto, la carica che ci sta dando, la consapevolezza che non siamo giocatori finiti, dobbiamo ritrovare la serenità e le qualità che ognuno di noi ha dentro. Sistemiamo delle cose in campo, a suo modo perché ognuno ha le sue idee, ma si vede già c’è un cambio importante e dobbiamo continuare, non farlo solo per 50′ ma anche per 80′ come fatto con la Juventus dove abbiamo sprecato due occasioni importanti e la Juve ne ha fatta una”.

Cosa è cambiato? E’ una questione anche fisica?
“Tante cose sono cambiate, per noi, per la società, per i tifosi, quando vinci dopo 33 anni le aspettative crescono. Nell’inconscio pensi di aver vinto e va bene così, ma abbiamo sempre lavorato, non perché prima c’era Garcia, in campo andiamo noi e dobbiamo rispondere noi. Ci manca mettere ancora più convinzione, fiducia, il calcio è questo, quando si perde gira tutto negativamente, ma dobbiamo essere sereni, i momenti brutti passeranno”.

Sei rimasto sorpreso dal Braga? Che avversario vi aspettate? Il Napoli può perdere anche di un gol di scarto.
“E’ una buona squadra, molto organizzata, a prescindere dal risultato vogliamo giocare bene, mettendo il massimo in campo, è una gara decisiva e la affronteremo con questo spirito”.