Lecce-Napoli: la colonna sonora prepartita

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Il Napoli è tornato a vincere e convincere ai danni dell’Udinese nell’ultimo turno di campionato. La partita ha mostrato la squadra azzurra nuovamente dominante, ritmata, aggressiva, spietata e… bella da morire. Proprio come una canzone dei Turnstile, il gruppo che sta segnando nel profondo vecchie e nuove generazioni di ascoltatori rock. In particolare, tutta l’Italia calcistica ha potuto finalmente tornare ad applaudire gli assoli di uno straordinario Khvicha Kvaratskhelia. I suoi scatti ed i suoi tocchi sono state onde che hanno travolto la compagine friuliana e affascinato tutti gli spettatori. Il suo gol, in particolare, è già destinato ad essere storia del campionato e della sua carriera. Nulla è banale di ciò che il georgiano immagina e realizza in quell’azione: lo scatto per soffiare il pallone al difensore, lo scavino per scartare il portiere, la palla in rete, la corsa sotto la curva, il bacio alla maglia, le urla di gioia e liberazione, l’abbraccio con i compagni e con i giovanissimi raccattapalle, il suo sguardo che fa pensare all’inizio di una nuova, meravigliosa rivoluzione. 

Con le loro melodie simili a inni generazionali, fuse all’interno di un’attitudine e suoni hardcore, i ragazzi di Baltimora ricordano molto i Nirvana. Fare i paragoni tra realtà appartenenti a tempi e contesti diversi può essere un esercizio divertente ma, spesso, non è utile ai fini di un’analisi corretta di ciò che si ha davanti. E’ questo ciò che sta accadendo a Napoli nelle ultime settimane. Più di qualcuno ha sostenuto, proprio dopo l’interpretazione delle parole post-partita di Kvaratskhelia, che la prestazione fornita contro l’Udinese sia stata il risultato scontato di un passo indietro di Rudy Garcia nei confronti delle proprie idee tattiche. In sintesi: a vincere è sembrata essere più la squadra di Spalletti che quella di Rudy. 

L’ambiente azzurro non può permettersi di commettere un nuovo errore di giudizio nei confronti della propria squadra. A prescindere dal fatto che sia avvenuto o meno, infatti, un dialogo tra mister e giocatori rappresenta qualcosa di positivo in vista di tutte le sfide da affrontare nelle prossime settimane e, soprattutto, in vista dei punti da dover recuperare in campionato per puntare alla cima della classifica.

Sarà soltanto il tempo a fornire le risposte giuste sulla bontà del lavoro di Rudy Garcia e del Presidente Aurelio De Laurentiis. Intanto, tutta la concentrazione deve essere destinata alla partita da disputare contro il Lecce al Via del Mare. La squadra di D’Aversa è stata una delle rivelazioni di questo inizio di stagione. Molte delle ambizioni della squadra azzurra, comprese quelle di conquistare il Salento, passano dall’inserimento dei nuovi acquisti. Le prime uscite di Natan e Cajuste sono state molto positive. Chissà se fra qualche ora Garcia deciderà di schierare nell’undici titolare il talento danese Jesper Lindstrom. Fuori dal campo sembra già essere amico di tutti, dentro il campo può essere il velociraptor di cui il Napoli ha bisogno per azzannare le difese avversarie in qualsiasi momento.