Gozzo: “La società ha puntato su giovani con fame di grandi traguardi”

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Altro gran colpo di mercato per la ShedirPharma Sorrento, che si assicura le prestazioni di Stefano Gozzo, un attaccante di posto 4 dal braccio pesantissimo.

Dna vincente: dopo un’annata a Campodarsego, le sue qualità non passano inosservate, ed entra subito nel settore giovanile della Pallavolo Padova dove conquista immediatamente il titolo Under 19 Regionale.

L’esordio in A2 non poteva essere diverso: al primo tentativo porta subito a casa un prestigioso “doblete” con l’accoppiata promozione diretta in Superlega e Coppa Italia di A2. Con servizio e attacco come sue doti migliori, il bombardiere alto 200 cm si è distinto ancora in Superlega nella “sua” Padova (2017/18), e poi la stagione successiva a Potenza Picena (A2).

Dopo un campionato a Bolzano, si erge ad assoluto protagonista della grande annata di Brugherio (A3), che vede la propria corsa promozione interrotta soltanto in semifinale play-off contro Porto Viro. Nel 2021/22 si trasferisce a Fano per tentare nuovamente l’assalto alla Serie A2: il primo tentativo è vanificato ai quarti da Grottazzolina, mentre l’ultimo campionato è stato quello più amaro.

Dopo aver vinto la regular season, Fano è costretto a cedere ad Ortona nello spareggio promozione tra le vincenti dei gironi bianco e blu, mancando poi anche la seconda opportunità dopo aver alzato bandiera bianca in semifinale play-off davanti alla sorpresa Casarano.

Quest’anno proverà a mettere tutti i suoi colpi per spingere la ShedirPharma Sorrento verso obiettivi finora soltanto accarezzati: in maglia biancoverde arriva Stefano Gozzo!

Arrivi dalla stagione a Fano, in cui è mancata per un soffio la ciliegina sulla torta ad una stagione che vi aveva visto vincere la regular season in un testa a testa con Pineto. Cosa ti ha spinto a scegliere per la prima volta il girone Blu sposando il progetto di Sorrento?

“Inizialmente avevo mostrato qualche piccolo tentennamento per l’eccesiva distanza da casa, ma poi il presidente Ruggiero ha dimostrato con i fatti di volermi fortemente nel roster, offrendomi la possibilità di rientrare in famiglia quando possibile in base al calendario. Dopo 2 anni vissuti a Fano avevo voglia di un’esperienza diversa, e avvertire tanta stima e fiducia da parte della società sorrentina ha giocato un ruolo importante. Son curioso di conoscere il girone blu di A3 e soprattutto sperimentare il famoso detto secondo il quale chi scende al Sud si ambienta talmente bene che poi fa tantissima fatica quando è il momento di ripartire”.

Conosci già Sorrento e la sua Penisola?

“Sono stato a Napoli e Capri, ma non mi è mai capitato di visitare Sorrento e la sua splendida Penisola. Me l’han descritta tutti come un posto fantastico, per cui questa esperienza mi darà la possibilità di immergermi nella bellezza dei luoghi e conoscere tante zone interessanti”.

Saranno tanti i veneti tra fila di Sorrento. Quanto può essere importante per creare subito il giusto amalgama e far gruppo?

“Devo dire che il roster è composto da atleti propensi a lavorare sodo. Credo che ci siano tutte le premesse per formare un bel gruppo, che attraverso sudore e sacrifici potrà raggiungere risultati importanti. La società ha puntato su giovani con fame di grandi traguardi, e questo può trasformarsi a lungo termine in un valore aggiunto”.

Hai già parlato con il mister Racaniello, che impressione hai avuto?

“Ho già avuto modo di scambiare qualche chiacchiera con il mister, e mi ha fatto davvero un’ottima impressione. È una persona molto preparata sotto il profilo tecnico: sono felice di lavorare con allenatori che curano molto i dettagli, e curioso di scoprire i metodi per migliorare il rendimento della squadra allenamento dopo allenamento”. 

Sei reduce da 3 play-off di fila raggiunti con Fano e Brugherio: quanto la tua esperienza può essere di aiuto per alzare ulteriormente l’asticella?

“Tra Fano e Brugherio è mancato davvero pochissimo per compiere il salto di categoria. Ora sono qui per mettere il massimo impegno a disposizione dei compagni, ed instillare la voglia di vincere e far divertire il pubblico che deve trasformarsi nel settimo uomo sempre al nostro fianco. Ho voglia di veder esplodere il PalAtigliana ad ogni punto, perché un ambiente caldo è sempre in grado di fare la differenza”.

Quali sono le tue ambizioni, e dove credi possa arrivare questa squadra?

“Nel mio dna c’è ambizione e voglia di migliorarmi sempre. Per scaramanzia preferisco non parlare di obiettivi, ma credo che la filosofia del lavoro sposata dal mister possa spingerci davvero lontano, aiutandoci anche a superare i fisiologici momenti di difficoltà propri di una squadra giovane e affamata”.

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