Bologna-Napoli: la colonna sonora preparatita

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All’alba della quinta giornata di campionato di Serie A, si è ancora in quel momento della stagione in cui c’è tutto il tempo per recuperare dagli errori commessi e per rovinare le cose buone dimostrate. Nel caso specifico del Napoli, è troppo presto per allarmarsi ed affrettarsi in giudizi prematuri e sconsiderati. Bisogna, invece, procedere un passo alla volta tutti insieme, imparando a camminare uniti e concentrati verso il futuro desiderato.

Il gesto necessario prima di avviarsi verso nuovi destini, deve essere uno sguardo verso ciò che è stato. E’ arrivato il momento dell’ultimo bacio al Napoli 2022/2023, quello che è riuscito nell’impresa di vincere il terzo scudetto dopo 33 lunghi anni. Adesso ci sono un nuovo allenatore ed una nuova squadra che hanno voglia di lavorare per il bene dell’azzurro e, soprattutto, che devono essere giudicati per il loro fare quotidiano e non per ciò che fanno di diverso o sbagliato rispetto all’anno scorso. Sarà il campo, come sempre, a dare le risposte giuste e magari a sorprendere riguardo i dubbi e le perplessità finora maturate.

Il rischio, altrimenti, è quello di fare troppa confusione perché ancora ancorati ad una vecchia illusione o alla volontà di imbalsamare anche l’ultima, più piccola emozione. Di confusione, d’altronde, ce n’è già abbastanza sul rettangolo verde. Tra le cose buone e quelle meno buone viste ad oggi dal nuovo Napoli targato Garcia, infatti, ciò che resta addosso è una sensazione di agitazione e di fragilità a cui è necessario mettere mano prima che diventino caratteristiche sistemiche della squadra.

Se l’attacco sembra ancora fortissimo e capace di decidere le partite, tra i valori negativi del nuovo Napoli, quello più evidente sembra essere una difesa un po’ troppo ballerina. Contro il Bologna c’è la grande probabilità di assistere all’esordio del brasiliano Natan in coppia con Ostigard. Molto della stagione del Napoli passa dalla capacità di questi giocatori di registrarsi e mettere a disposizione della squadra la propria foga agonistica e la propria voglia di imporsi a certi livelli.

Il Napoli di Rudy, come è giusto che sia, sta affrontando una fase di transizione. Cambiamenti che l’allenatore sta proponendo alla squadra per renderla meno prevedibile e più spettacolare, più eterogenea e con nuove gerarchie. Ammesso che queste proposte siano giuste, c’è solo un modo affinché possano diventare le caratteristiche del nuovo Napoli: pensare soltanto alla prossima partita e, serenamente, affrontarla mettendoci tutto l’impegno possibile. Il Napoli è ancora fortissimo e sarà in grado di dimostrarlo presto.