Allegri: “Napoli e Milan ancora in corso scudetto”

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Allegri da sola in testa in attesa di Napoli-Inter di domenica alle 20.45. Monza-Juventus, 1 a 2, al fotofinish. Con un gol di Gatti al 94′,  Madame vince 2-1 all’U-Power Stadium contro un generoso Monza, che era stato capace di pareggiare al 91′.

MONZA-JUVENTUS 1-2

Reti: 12’ pt Rabiot (J); 47’ st V. Carboni (M), 49’ st Gatti (J)

Monza: Di Gregorio; D’Ambrosio, Pablo Marì (21’ st Carboni A.), Caldirola; Birindelli (1’ st Colombo), Machin (1’ st Mota), Pessina, Gagliardini, Kyriakopoulos (21’ st P. Pereira); Ciurria, Colpani (31’ st Carboni V.). A disposizione: Lamanna, Sorrentino, Gori, Akpa Akpro, Carboni F., Bettella, Maric, Bondo, Cittadini. Allenatore: Palladino

Juventus: Szczesny; Gatti, Bremer, Alex Sandro; Cambiaso (41’ st Locatelli), McKennie, Nicolussi Caviglia (25’ st Danilo), Rabiot, Kostic; Vlahovic (25’ st Milik), Chiesa (31’ st Kean). A disposizione: Perin, Pinsoglio, Huijsen, Rugani, Miretti, Nonge, Iling-Junior., Yildiz. Allenatore: Allegri

Arbitro: Fabbri di Ravenna

Ammoniti: Kyriakopoulos (M); Milik (J) Recupero: 1’ pt – 5’ st

LA PARTITA – Il Monza parte con personalità e fa la partita fin da subito. La Juventus però ha l’occasione di colpire al primo affondo, quando ottiene un calcio di rigore molto contestato dai padroni di casa, per un contatto tra Kyriakopoulos e Cambiaso. Ci pensa uno strepitoso Di Gregorio a neutralizzare al 11’ il tiro di Vlahovic e anche la ribattuta del serbo, mandando in delirio l’U-Power Stadium. Purtroppo per il Monza però, sul corner seguente Rabiot insacca di testa sotto la traversa il vantaggio bianconero al 12’. La squadra di Allegri si conferma molto solida e si difende bene. Al 34’ Gatti sbuca in area brianzola ma manda alto. Un minuto dopo ci prova Rabiot con una botta rasoterra respinta da Di Gregorio. Il Monza chiude all’attacco il primo tempo, con D’Ambrosio anticipato all’ultimo dopo una bella iniziativa di Gagliardini.

Nell’intervallo Mister Palladino si gioca un doppio cambio inserendo in attacco Dany Mota e Colombo. Il numero 9 si rende pericoloso al 53’ quando devia d’esterno un cross di D’Ambrosio sfiorando il gran gol. Al 65’ altro doppio cambio biancorosso con gli ingressi di Pedro Pereira e Andrea Carboni. Il Monza ci crede e al 75’ un bel sinistro a giro di capitan Pessina sfiora l’incrocio dei pali. Palladino si gioca anche la carta Valentin Carboni cambiando sistema di gioco per il finale.

Il Monza ci prova con coraggio schiacciando i bianconeri, ma manca l’ultimo tocco. Al 83’ buona occasione per Dany Mota, che non è fortunato nella battuta al volo e graziando la Juve. Il finale è da brividi. Al 91′ Valentin Carboni segna il suo primo gol in Serie A con un velenoso sinistro a giro che beffa Szczesny. Delirio all’U-Power Stadium, ma al 94′ arriva la zampata di Gatti, che segna il 2-1 bianconero. Il Monza non si arrende e ancora Valentin Carboni sfiora il clamoroso 2-2. Vince 2-1 la Juventus, mettendo fine all’imbattibilità casalinga in Serie A della squadra di Palladino che durava dal 28 maggio scorso.

“Se il Napoli è ancora in corsa scudetto? Lo è il Napoli ma anche il Milan”. “Può rientrare il Napoli, può rientrare il Milan: il calendario è lungo, basta fare un filotto e tutto può tornare in ballo. Noi dobbiamo cavalcare il momento, questi ragazzi vanno supportati perché stanno facendo cose importanti: abbiamo l’obiettivo di tornare in Champions”.

“Vincere è molto difficile, conosciamo i nostri limiti e dobbiamo lavorarci, dobbiamo ritrovare i nostri giocatori che hanno meno condizione. Ma c’è un gruppo che sta facendo cose importanti, non dobbiamo fermarci, ma migliorare di settimana in settimana per restare più attaccati possibile alla testa della classifica”.

“È aumentato il divario sulla quinta, vediamo cosa fanno le altre. Sono tre punti importanti, soprattutto contro una squadra che l’anno scorso ci ha fatto sei punti e non le abbiamo segnato, e visto anche un calendario in cui giochiamo in trasferta quattro delle prossime sei partite”, prova a tirare le somme Allegri, e al microfono di Dazn a fine partita torna sulle voci sulla sua panchina: “Di solito verso novembre si parla sempre del mio futuro. L’importante è che i ragazzi facciano bene e l’importante è il futuro del club, non è questione di Allegri. La società, come ha sempre fatto la Juve nella sua storia, deve programmare il futuro. C’è un bell’ambiente: con Giuntoli, Manna e Scanavino siamo allineati perché abbiamo chiaro l’obiettivo, con in campo tanti giovani per merito di chi ci ha lavorato per anni”. 

 

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