
A difesa del primato partendo dalla solidità davanti a Pepe Reina. La sfida nella sfida rappresenta l’altra faccia della medaglia della partita del sabato da match di cartello all’Olimpico. Un aspetto non sottovalutato alla ripresa dei lavori a Castel Volturno. Perché Maurizio Sarri della sua fase offensiva ha fiducia massimale mentre sa che per quella difensiva la tensione va tenuta maggiormente alta. Sin dai primi giorni del ritiro precampionato in Val di Sole, avendo avuto tutto l’organico a sua disposizione, così ha insistito sul concetto della concentrazione e della compattezza. Partendo dall’identità offensiva della squadra. Per attuare il 4-3-3 fantasia c’è bisogno, prima di tutto, di massima disponibilità e sacrificio con il Napoli senza palla. Il coinvolgimento per le due fasi è un concetto moderno che accomuna Sarri a Di Francesco, il mister pescarese, sulla cresta dell’onda come il collega in azzurro, che ha aggiustato i numeri difensivi della Roma del precampionato e d’inizio annata ufficiale dopo la sconfitta interna con l’Inter. Nelle ultime stagioni l’ex centrocampista giallorosso, in panca al Sassuolo, è stato uno dei pochi tecnici a imbrigliare Sarri sul piano tattico tendendo ad annullare le fonti di gioco partenopeo. E l’ultima volta che si sono sfidati ha coinciso con le ultime amnesie in fase difensiva della passata stagione. Risultarono fatali perché fu 2-2 a Reggio Emilia, nel torrido lunch-match che spianò la strada della Champions diretta alla Roma ora di Di Francesco. Il Napoli per adesso viaggia con una media migliore in fase difensiva, numeri alla mano, per le sette vittoria di fila della capolista, dall’attacco migliore d’Europa che per l’ottava giornata della serie A andrà a fare visita 4, uno in più del Napoli e della Juventus. Gli azzurri si presenteranno, inoltre, col quoziente più basso dell’era Sarri. Con il regista difensivo Raul Albiol che ha messo da parte gli acciacchi delle ultime settimane sfruttando la sosta. E’ tornato rigenerato dalla sortita in Nazionale col Senegal Kalidou Koulibaly, il valore aggiunto del pacchetto arretrato con la sua fisicità. Reattivo e imponente, vive uno dei migliori momenti di forma. All’Olimpico poi è sempre ispirato, lì segnò alla Lazio mentre fu uno dei migliori, nella passata stagione, nell’1-2 ai giallorossi. Alla Roma fece gol nel passato campionato ma fu il punto della cosiddetta bandiera. Ha punito quest’anno la Lazio, per par condicio la Roma è avvisata. Se da una parte Kolarov è da tenere d’occhio in corsia sinistra, anche il Napoli ha scoperto un goleador sul mancino con il Ghoulam 2.0, dopo il tanto lavoro estivo ed individuale svolto per sprigionare la nuova veste d’incidenza per il francoalgerino. Roma-Napoli, classica tricolore, con la difesa che può fare la differenza, perché in Italia vince, nei big match, chi ha la migliore retroguardia…
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