Verona-Napoli, incroci e probabili

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Il Pallone racconta, perché si gioca una classica alle 15. Una sfida densa di storica rivalità. Dove a volte la becera ignoranza l’ha fatta da padrone. In 21.000 per Verona-Napoli. Più di 3100 cuori azzurri, che albergheranno nel settore ospiti, sono chiamati a zittire i classici cori di discriminazione territoriale. Sperando che le vere, e attese, risposte arriveranno dai protagonisti del Napoli in campo, in primis.

Hellas Verona-Napoli apre la nona di serie A. Sosta per Nazionali terminate, riparte la “giostra” tra torneo tricolore e coppe europee. Tre partite in 8 giorni (dopo Verona, trasferta di Champions a Berlino e big match di campionato con la venuta del Milan al Maradona). Aprono il turno i campioni d’Italia del Napoli, di scena nell’ostico e ostile stadio MarcoAntonio Bentegodi. Nove giorni prima del Natale maradoniano: l’Eterno Diego nacque il 30 ottobre del 1970. E quasi 40 anni fa esordì in serie A nell’arena, da sempre, più discriminatoria, per chi rappresenta la sirena di Partenope. Era il 16 settembre 1984; Il Diez aveva già esordito con il Napoli in un match ufficiale, tuttavia. In Coppa Italia contro l’Arezzo, segnando una punizione delle sue. Il battesimo di Diego Armando fu amaro, con il ko in terra scaligera (3 a 1). Il gol del Napoli lo siglò Bertoni, altro argentino.

CONTRO L’UOMO DEL GOL SCUDETTO – Era un Libero e un suo stacco di testa vincente è storia. Segnò la rete che permise al Napoli di laurearsi campione d’Italia per la seconda volta nella sua storia, nella primavera del 1990. Fuorigrotta era un cantiere per il Mondiale italiano (l’occasione mancata per gli scandali sulle ristrutturazioni degli stadi che poi emergeranno). E il mister di oggi dell’Hellas lo fece esplodere gonfiando la rete laziale.

DOVE TUTTO EBBE INIZIO – Hellas-Napoli per quelli del “Terzo Scudetto” della storia del Napoli, e per i nuovi arrivati tra staff tecnico e calciatori. Rappresenta l’inizio di un cammino trionfante e che nessuno immaginava dopo le partenze in blocco.dei “perdenti seriali”: Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabiàn e Ghoulam. Hanno amato tanto ma non hanno concretizzato il sogno nel cuore. Un progetto che è partito con i fatti dal feudo dell’Hellas, violato con un pokerissimo Era Ferragosto. Un torrido e.piovoso 15 agosto 2022. La data diventerà storica. Per la prima vittoria nella giornata inaugurale del campionato, di chi poi strapazzarà le contendenti riportando lo scudetto a Napoli dopo 33 anni.

https://youtu.be/TSmtAyG4Z_U?si=Ua6r3lC4KBQMsuVT

Buon compleanno al doppio ex Luciano Marangon. A Napoli ha lasciato amici e affetti e la nomea di play boy all’ombra del Vesuvio. A Verona è nel novero dei “supereroi” dello Scudetto dell’annata agonistica 1984/1985. Di quella squadra che fece l’impresa Osvaldo Bagnoli ne era il tecnico, oggi presidente onorario dei gialloblu. Il doppio ex non ha continuato nel calcio lasciando tutto per trasferirsi sull’isola d’Ibiza, in Spagna. L’ex centrocampista, intanto è intervenuto a Radio Marte nei giorni scorsi  “Verona-Napoli? Ho un po’ il cuore diviso a metà, spero che il Napoli si riprenda ma anche il Verona ha bisogno di punti. Facciamo così: finisce 3-3, ci divertiamo con tanti gol e nessuna delle due perde!”.

I doppi ex in distinta. Occhio a Michael Ijemuan Folorunsho. Centrocampista romano di origini nigeriane e della classe 1998. E’ del Napoli e non vanta gare ufficiali con il club di Aurelio De Laurentiis ma solo ottime performance da preseason. E’ in Veneto con la formula del prestito secco. Se la stagione sarà positiva il Napoli se lo terrà in rosa per la stagione che verrà. Le premesse ci sono visto che dopo 8 parrite di serie A sta confermando tutto ciò che di buono ha fatto vedere in forza al Bari (titolarissimo in cedetteria con 8 reti).

Sul versante napoletano il kosovaro Amir Rrahmani a Verona si è formato come calciatore ed è cresciuto umanamente. All’Hellas ha già segnato senza esultare in quel “nefasto’ 1 a 1 del Maradona che non permise alla ‘squadra del cuore’ di accedere in Champions.

El Cholito Simeone torna titolare nella “sua” Verona. L’italiargentino è grato all’ambiente Hellas. In gialloblu Giovanni è “risorto” mettendo da parte il grigiore tra seconda parte d’esperienza fiorentina e Cagliari. Un campionato sugli scudi, una stagione da 17 gol che gli hanno consegnato il Napoli poi campione in Italia e qualche apparizione, pretrionfo Mundial, con la Seleccion argentina. Non troverà il suo grande amico Federico Ceccarini, che si è trasferito in Turchia, in prestito al Fatih Karagümrük . 

PIerluigi Gollini tornò dal Manchester United e si prese i pali della Primavera veronese che ai quarti della Viareggio Cup,  il 12 febbraio del 2015, ad Altopascio, eliminò gli azzurrini. Esposito e Negro si fecero ipnotizzare dal “rapper con i guanti” che parò un penalty in più del collega, o oggi compagno di squadra, Contini. La curiosità è che il Gollo oggi ha Nikita al suo fianco, in panca. Quel Verona poi perse la finale con l’Inter con gol vittoria (2-1) di Bonazzoli, attaccante oggi scaligero che parte dall’altra panca.

GLI AZZURRI MANCATI. Sono 3. Il portiere Montipò, il capitano-terzino Faraoni e il trequartista Saponara. Mettiamoci anche Duda che Hamsik consigliò ai dirigenti azzurri quando il centrocampista rappresentava un enfant prodige del football slovacco.

 

I PRECEDENTI. Si gioca il trentunesimo confronto in terra scaligera. Nei precedenti 30 incontri il bilancio pende a favore del club partenopeo che ha ottenuto 12 successi contro gli 11 ottenuti dal club gialloblù mentre le gare terminate in parità. Lo scorso anno, in occasione della prima giornata di campionato, la squadra scaligera allenata da Gabriele Cioffi – che poche settimane dopo sarebbe stato esonerato – subì una pesante sconfitta per 2-5. Andati in vantaggio con Lasagna i gialloblù furono raggiunti e superati dalle reti di Kvarattskheila e Osimehn, riuscendo tuttavia a pareggiare con Henry. A seguire, poi, arrivarono le reti di Zielinski, Lobotka e Politano.

Le probabili formazioni.
  • Out l’infortunato Osimhen, tocca a Simeone nel tridente con Politano e Kvaratskhelia
  • L’assenza forzata a centrocampo è quella di Anguissa: spazio a Cajuste insieme a Lobotka e Zielinski
  • Dietro Rrahmani è recuperato, ma Garcia dovrebbe confermare la coppia Ostigard-Natan. A sinistra è favorito Mario Rui
  • A segno nella sconfitta a Frosinone, Djuric torna titolare con Suslov e Ngonge a sostegno
  • Sulle fasce Faraoni Lazovic, confermata in mezzo la coppia Duda-Folorunsho
  • In difesa si rivede Dawidowicz ma non Cabal e Hien: a completare il trio saranno ancora Amione e Magnani

 La squadra arbitrale.Sarà l’arbitro Abisso di Palermo a dirigere Verona-Napoli, nona giornata di Serie A.

Assistenti: Mondin-Margani. IV Uomo: Sozza. VAR: Aureliano-Valeri

I PRECEDENTI

Data Arbitro Squadra Avversaria C/T Gol Napoli Gol avversaria
01/10/2017 Rosario Abisso Napoli Cagliari C 3 0
06/01/2018 Rosario Abisso Napoli Verona C 2 0
10/11/2018 Rosario Abisso Napoli Genoa T 2 1
28/02/2021 Rosario Abisso Napoli Benevento C 2 0
16/05/2021 Rosario Abisso Napoli Fiorentina T 2 0
09/10/2022 Rosario Abisso Napoli Cremonese T 4 1
08/01/2023 Rosario Abisso Napoli Sampdoria T 2 0
04/05/2023 Rosario Abisso Napoli Udinese T 1 1