Under 15. L’analisi di Napoli-Benevento

Il Napoli torna al “Complesso Kennedy” per il secondo derby consecutivo: dopo la trasferta di Salerno, tocca al Benevento.

Gli azzurri vogliono prolungare la striscia di risultati utili consecutivi tenendo saldo anche il primo posto in graduatoria. Dall’altro lato c’è un Benevento che staziona tranquillamente nella zona centrale della classifica e ha tutta l’intenzione di fermare la corsa della capolista.

La formazione guidata da mister Sorano si schiera con l’ormai consolidato 433. Il castello difensivo è composto dal quartetto formato da Marisei sulla destra e Di Lauro sulla sinistra, mentre la coppia centrale è formata dal capitano D’Avino e Mazzone a difesa del portiere Iovino. Nella zona nevralgica del campo trovano spazio Peluso, con il compito di frangiflutti, a supporto di Visconti e Milo. Mentre il trio davanti è composto dal talentino Vilardi, Carbone e dalla punta Solmonte.

Il match nella prima frazione non vive di particolari sussulti. I 22 in campo sembrano assonnati. La prima vera occasione si sviluppa al minuto 30’ con lo scambio tra Milo e il solito Vilardi che però stringe troppo il destro. È proprio il numero 7 Vilardi a prendere sulle spalle i compagni cercando di seminare scompiglio tra le maglie giallorosse. In mezzo l’attacco può contare su un buon Solmonte che dà e riceve sportellate ai due difensori centrali avversari.

Il secondo tempo ha tutto un altro sapore. Le squadre si convincono ad attaccare alla ricerca del guizzo che possa sbloccare l’incontro. Su un’offensiva del Benevento un intervento ingenuo di D’Avino con il braccio ferma, a giudizio dell’arbitro, una chiara occasione da gol: la conseguenza naturale è il cartellino rosso per il capitano. La partita potrebbe avere un risvolto negativo per i padroni di casa, ma il Napoli riesce a sopperire all’inferiorità numerica continuando a sviluppare il proprio gioco. Al tentativo elegante di Vilardi che tenta il pallonetto per eludere l’intervento del portiere della “strega”, risponde una zuccata di Signorelli che impegna seriamente Iovino che è preciso e smanaccia in angolo.

Il Napoli inizia a spingere sull’acceleratore ed alza il baricentro cercando di pressare i portatori di palla ospiti. Proprio su un’indecisione del difensore Di Gregorio, che non addomestica un pallone vagante, si fionda Vilardi che imbocca un’autostrada con direzione Esposito. La conclusione del numero 7 è chirurgica: è il quinto gol stagionale per il talento più luminoso dell’under 15 azzurra.

Il match sembra aver preso una direzione abbastanza chiara ma il pericolo è dietro l’angolo. Il Napoli non chiude definitivamente i conti e il Benevento ha il merito di restare nel match, anche se rivela una certa difficoltà ad imbastire azioni pericolose sia per errori di misura ma anche a causa di alcune scelte sbagliate.

Nel corso del recupero la “strega” impacchetta l’incantesimo. Tutto parte da una punizione dalla distanza: batte Carriola, si tuffa Iovino che smanaccia in angolo. È una delle ultime chance. Dalla bandierina parte un cross a mezza altezza che trova Manzi sul primo palo che impatta splendidamente con il tacco siglando un gol spettacolare che ricorda addirittura un gol “vintage” gol di Mancini in maglia Lazio contro il Parma.

La partita termina così sul risultato di 1-1. Il Napoli, in inferiorità numerica, non riesce a concretizzare al meglio le occasioni create, sprecando il gol del potenziale ko. Il Benevento ha il merito di crederci fino al novantesimo, anzi oltre.

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