Rudi Garcia si presenta a Napoli: “Non rivoluzionerò tutto, ma manterrò intatta la voglia di vincere”

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È ufficialmente iniziata l’era di Rudi Garcia a Napoli: nel Salone delle Feste del Museo e Real bosco di Capodimonte il nuovo allenatore azzurro si presenta a stampa e tifosi, accompagnato dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger.

Il presidente De Laurentiis apre la conferenza dopo l’intervento del direttore per salutare i presenti: “In questo posto regale sembra quasi che tutti volessimo celebrare i risultati di quest’anno, perché il Napoli, in modo regale, possa continuare anche con il nuovo allenatore su questa strada“.

Prende la parola poi Rudi Garcia: “Il primo regalo è essere qui con voi a Napoli. La cosa bella che arriva dal presidente e dall’ambiente sono le ambizioni. Voglio salutare i tifosi e fare i complimenti al presidente per ciò che hanno appena fatto. Quando ho visto tutte queste bandiere in città mi sono reso conto che la città è molto fiera della squadra e il mio obiettivo è che questa cosa continui“.

ADL sul percorso: “Lo scudetto è stato iniziatico. Avevamo cercato di anticiparlo negli anni precedenti e ce l’abbiamo fatta. Speriamo che sia l’inizio di un percorso che i tifosi del Napoli meritano. L’obiettivo è quello di ripeterci”

Garcia sulla base di partenza del Napoli: “Io quando inizio una competizione, qualunque sia, la gioco per vincerla. Il presidente ha alzato l’asticella perché in Champions ci sono tanti club che aspettano la vittoria da 15 anni, ma non è che io non sogno, io sono qui per sognare e vincere i trofei. Penso che il Napoli debba essere una squadra molto importante in Italia e che debba giocare ogni anno la Champions”.

ADL sulla scelta di Garcia: “Il casting non è stato molto lungo, è quello che ho detto a voi. Mi sono dedicato per tre settimane alla preparazione della festa scudetto. È stato tutto un generoso dare alla città che lo meritava, perché pensavamo che ciò che avevamo iniziato con Napoli-Fiorentina non fosse sufficiente. Vogliamo farlo ancora meglio negli anni prossimi. Il 5 io ho iniziato a pensare al nuovo allenatore per 11 giorni. Ho iniziato a vedere la mappa che avevo dato in pasto a voi e ho selezionato chi giocava con successo con il 4-3-3. Nella mia verifica ho visto che Rudi a Roma era arrivato due volte secondo e che addirittura il primo anno aveva iniziato con 10 vittorie consecutive, e ho pensato che questo signore facesse al caso nostro. Col Lione ha poi sfiorato un’impresa in Champions, alla quale io tengo molto perché mi permette di aumentare l’importanza del brand Napoli nel mondo”.

Garcia sull’eredità di Spalletti: “Io non ho paura di niente a parte i problemi di salute. Ho fatto già i complimenti per la stagione scorsa ma a me interessa la rosa dei giocatori perché questa vittoria in campionato deve dare tanta fiducia a loro. Quando si parte per la nuova stagione si resetta tutto perché senza sudore e collettività non si può arrivare a grandi traguardi, quindi i giocatori devono anche dimenticare per un certo verso questa stagione. A me è piaciuto aver visto una squadra che giocava bene e che difendeva insieme, oltre ad una rosa profonda ed individualità importanti. Il presidente è ambizioso e quindi mi darà una squadra di qualità. Le mie squadre attaccano, fanno gol e gestiscono i ritmi della gara per fare un gol più degli avversari“.

ADL su Osimhen: “Osimhen deve rimanere, poi se arrivasse un’offerta irrinunciabile per la salute del Napoli che è cara a tutti valuteremo“.

Garcia sul ritorno in Italia: “Spero che ritroviate un Garcia con più esperienza. Non vedo l’ora di scoprire la città con baffi finti e cappello. Il bello della vita è avere nuove esperienze e conoscere nuove persone. Qualsiasi allenatore si sieda quest’anno sulla panchina del Napoli sa che il compito è arduo ma i giocatori avranno in mente di dover dare ancora di più. Non rivoluzionerò tutto, ma darò anche la mia impronta. Nelle mie squadre ho usato il 4-3-3 ma anche altri moduli. Un allenatore si deve anche adeguare alla rosa che ha perché, sebbene il 4-3-3 calzi perfettamente su questa squadra, bisogna anche avere una cultura tattica importante per sorprendere gli avversari ed adattarsi alle partite per vincere anche col piano B“.

Che cosa non toccare di questo Napoli: “La voglia. Se i giocatori sono motivati come me, sarà una squadra che lotta. Quando hai vinto può capitare di addormentarti un po’, ma io sarò la sveglia. Ci sono giocatori giovani che possono migliorare ancora“.

Su Anguissa: “L’ho fatto esordire a Marsiglia quindi lo conosco bene. È un pò il mio ragazzo, anche se è una montagna fisicamente. Mi fa molto piacere ritrovarlo e in questa stagione ha dimostrato di essere un uomo molto importante non solo in campo. Lui sa che sarò ancora più esigente con lui dato che lo conosco bene“.

ADL sul carattere di Rudi Garcia: “Mi ha colpito la sua spontaneità ed immediatezza. Sembrava che ci conoscessimo da tempo, come se ci fossimo già incontrati in passato. Io mi sono trovato in un meccanismo oliato in cui non c’è stata la minima difficoltà, bensì una cordialissima ed immediata intesa. Sentivo che era la scelta giusta“.

Rudi Garcia sul cambiamento del calcio italiano: “Quest’anno tre finaliste italiane in Europa, quindi il calcio italiano è tornato in alto in Europa e nel mondo ed è una bellissima cosa. Speriamo di portare in alto anche i colori del Napoli. Al presidente non ho fatto nessuna domanda in particolare, ho sposato solo il progetto sportivo perché volevo essere sicuro solo che lui volesse continuare a vincere. Nessun giocatore è insostituibile quindi ho fiducia non solo del presidente ma anche nel settore tecnico del Napoli perché ci sono alcuni nuovi giocatori che l’anno scorso hanno fatto benissimo e che nessuno conosceva”.

Sull’attinenza con la squadra azzurra: “La cosa migliore che può parlare per un allenatore è vedere i giocatori che ha avuto. Non solo gioco e strategia ma anche spirito di squadra. Spero di trovare un gruppo unito che ha voglia di vincere, ma sono sicuro che sia così“.

Un giocatore del Napoli alla Gervinho e sul rapporto con Spalletti: “Sono stato sotituito da Spalletti a Roma e ora arrivo dopo di lui. Giocatori come Gervinho ci sono già in rosa, devo solo scoprire gli uomini dietro ai giocatori. Non vedo l’ora di parlare con loro e conoscerli meglio per capire su che tasto spingere perché il talento già c’è“.

Il presidente sul mercato: “Di Osimhen abbiamo già parlato prima che organizzassi la festa scudetto perché mi sembrava una priorità. Con lui siamo d’accordo sul prolungamento del contratto di 2 anni. Sul resto dobbiamo studiare con Rudi perché sono convinto che la preparazione nei ritiri sia fondamentale”. 

Rudi Garcia su Lobotka: “Ogni singolo è sempre importante ma il cuore del mio gioco è sempre stato il centrocampo. La forza della squadra che ha vinto lo scudetto è stata proprio in mezzo al campo. Da quando abbiamo cinque cambi disponibili anche avere una rosa profonda è importante. Lobotka è un giocatore fantastico e mi auguro di trovare in questo reparto giocatori che giocano senza paura e che corrono per difendere. Oggi ci sono tante squadra con una superstar o due che fanno tanto con la palla ma non ti aiutano senza: in questa squadra tutti i giocatori corrono e aiutano”.

Sull’aspetto comunicativo con giocatori e tifosi: “Io cercherò solo di trasmettere i valori come umiltà, ambizione e lavoro. Si gioca in 11 ma la rosa è di 25 ed ogni giocatore è importante. Dobbiamo trasmettere il senso d’appartenenza, perché nel calcio attuale è raro trovare giocatori che hanno iniziato e continuano con la stessa squadra. La maglia va rispettata”.

Interviene il presidente: “A me vedendo Spagna-Croazia ad esempio ha colpito l’attaccamento di Modric“.

L’allenatore sugli striscioni in città: “Io all’epoca venni a giocare al San Paolo, oggi Maradona, ed il pubblico spinge parecchio. I tifosi possono essere orgogliosi di questa squadra e dei risultati ottenuti. Lo scudetto mi dà più carica e per i giocatori credo sarà lo stesso. Il mio compito sarà quello di far essere tutti all’altezza di questo“.

Sullo staff: “Nel club ci sono professionisti e ho lavorato già con qualcuno di loro. Faremo in modo di far coincidere le personalità del club con tre membri dello staff che porterò io. La guida della squadra ce l’ho io, ma lo staff è molto importante e sono sicuro che faremo un bel lavoro. Punteremo ovviamente a concretizzarlo con i risultati“.

L’allenatore indossa poi la sciarpa del Napoli per le foto di rito a conclusione della conferenza stampa.

 

 

 

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