
Il Consiglio dei Ministri n° 10, riunitosi il 31 marzo, ha dato il via libera al nuovo Decreto Legge che sarà in vigore nel periodo post-Pasqua, dal 7 al 30 aprile. “Esprimo soddisfazione per un DL che mette la tutela della salute al primo posto – ha detto il ministro della Salute, Speranza -. Vincere la battaglia sanitaria è la premessa per la vera ripartenza del Paese”.
Di seguito tutte le misure che saranno adottate…
NO ZONE GIALLE – Come attualmente in corso, anche dopo Pasqua l’Italia resterà divisa in zone arancioni e rosse, con l’impossibilità di spostarsi tra Regioni se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Il decreto prevede, però, una verifica a metà aprile: se la situazione epidemiologica lo consentirà, si valuterà la possibilità per alcune Regioni di tornare in giallo
DEROGHE PER ZONE GIALLE – “In ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini di cui all’articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga” si legge sul Decreto. In poche parole serviranno dati sotto la soglia per quanto riguarda i contagi e alte cifre per le somministrazioni del vaccino
COPRIFUOCO – Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Anche in questo caso il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità
BAR E RISTORANTI CHIUSI – Di conseguenza questi locali resteranno ‘parzialmente’ chiusi, con la possibilità di fare solamente asporto, fino alle 18, e consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. Nel caso dovessero attuarsi deroghe per zone gialle, sia i bar che i ristoranti potranno riaprire a pranzo
VISITE AD AMICI O PARENTI – Nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici. In zona arancione, invece, le visite saranno consentite, sempre una sola volta al giorno dalle 5 alle 22 e sempre in non più di due persone, all’interno del comune di residenza o in un raggio di 30 km per i comuni con meno di 5 mila abitanti
SECONDE CASE – Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive. L’accesso alle seconde case per i non residenti è vietato in Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana e Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo
VIAGGI ALL’ESTERO – Possibile che sia prorogata l’ultima ordinanza del Ministro Speranza, in vigore fino al 6 aprile: tampone, isolamento fiduciario per 5 giorni e altro tampone per chi arriva o rientra in Italia da un Paese dell’Unione europea. Per chi è stato in nazioni che non fanno parte del sistema Schengen, isolamento di 14 giorni
SCUOLA – “Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi fino alla prima media” si legge sul Decreto. Sono comprese, dunque, anche le zone rosse, mentre in zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori. Una disposizione che “non può essere derogata da provvedimenti dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome”
fonte: sport.sky.it
fonte: https://sport.sky.it/altro/2021/04/01/nuovo-decreto-covid#10