Napoli-Roma, l’analisi tattica. Azzurri, guai a prendere il “primo schiaffo”

 

di Giulio Alfano

napoliroma

 

Napoli-Roma, il giorno prima. Per i partenopei sarà vietato prendere il primo schiaffo. Sebbene il fattore San Paolo rappresenti un’arma importantissima per il Napoli, è davvero difficile ritenere che i partenopei partano favoriti nella sfida di domani contro la Roma. I giallorossi sono nettamente avanti in classifica non per una coincidenza, ma per meriti calcistici palesi e individuabili essenzialmente nella maggiore efficacia della loro fase difensiva. La Roma ha subito finora solamente quattro reti, di cui tre nella notte al veleno dello Juventus Stadium, mentre il Napoli ha incassato dodici gol, addirittura il triplo rispetto ai giallorossi, risultando la peggiore difesa della  parte sinistra della classifica insieme al Milan di Filippo Inzaghi. Anche l’anno scorso il limite dei partenopei fu rappresentato dai troppi gol presi. Tuttavia, a differenza della passata stagione, la squadra di Rafa Benitez sta pagando una gran quantità di errori individuali dei propri difensori , oltre all’assenza di un portiere di enorme affidabilità come Pepe Reina. A Bergamo, come capitato in altre occasioni quest’anno, è stato Raul Albiol a perdere la marcatura al centro dell’area, ma più in generale è la fase di non possesso ad aver rappresentato il problema numero uno di un inizio stagione al di sotto delle aspettative. Troppa poca attenzione ai dettagli, in particolare nelle situazioni di palla inattiva e in circostanza di attacco dalle corsie esterne, con un centrocampo che ha dimostrato di non poter fare a meno del filtro di David Lopez e/o Gargano. Domani al San Paolo arriva il peggiore avversario che il Napoli di Benitez possa incontrare: una Roma fortissima, la migliore degli ultimi cinque anni. Granitica ed esperta nella fase difensiva, ma al contempo cinica e rapida in quella offensiva. La squadra di Rudi Garcia, ad eccezione della gara “particolare” di Torino, non è mai stata rimontata una volta andata in vantaggio e, ancora una volta, non si tratta di una coincidenza. I giallorossi sanno tenere benissimo gli equilibri difensivi, con una retroguardia a quattro, supportata a dovere da Daniele De Rossi, che all’occorrenza si abbassa tra i due centrali.  Logo-gol-del-napoli2

Gli esterni coprono bene le diagonali e Nainggolan è un recuperapalloni nato. Ma, più in generale, la forza della Roma è che tutta la squadra che partecipa alla fase difensiva, compresi gli attaccanti che disturbano non poco l’impostazione di gioco avversaria. L’aspetto più preoccupante, però, è rappresentato dalla pericolosità dei giallorossi in fase offensiva. La difesa del Napoli dovrà pertanto fare attenzione a lasciare pochi spazi alle proprie spalle, perché altrimenti si concederebbe agli uomini di Garcia l’opportunità di esaltare le loro caratteristiche. Gervinho è un attaccante modesto in area di rigore, ma sa essere devastante se lanciato in verticale nello spazio. Anche Iturbe va controllato con attenzione, considerando che è un ottimo dribblatore e in questo senso bisognerebbe evitare di concedergli la possibilità di fare il Nico Lopez. Entrerà nella ripresa, tuttavia. Per placare l’impeto offensivo della Roma, inoltre, sarà fondamentale cercare di limitare i due giocatori in grado di verticalizzare con maggiore facilità: Totti e Pjanic. Senza le loro pennellate, gli attaccanti giallorossi faticano ad avere palloni invitanti e la manovra della Roma ristagna spesso con un giro palla orizzontale piuttosto sterile. Infine, bisognerà curare con estrema attenzione la gestione delle palle inattive a sfavore, perché la squadra di Garcia è maestra nel trovare soluzioni pericolose in situazioni del genere, mentre il Napoli è diventato famoso per i troppi gol presi in questa fase di gioco. In sostanza, il Napoli deve assolutamente evitare di andare in svantaggio, perché in questo caso la Roma si ritroverebbe a dover condurre la gara che predilige, difendendo in maniera compatta e disponendo di ampi spazi per le sue terribili ripartenze. Serve massima attenzione nella gestione della fase di non possesso e delle  palle inattive a sfavore, mentre sarà fondamentale che i trequartisti aiutino i due mediani nel coprire sugli esterni e sui centrocampisti avversari, in modo da impedire che la Roma possa attaccare in situazione di superiorità numerica. Mai come stavolta, difendere bene è un elemento imprescindibile se si vuole ottenere un risultato positivo contro un avversario che finora ha dimostrato di essere la migliore squadra di serie A insieme alla Juventus. rafa
rudi garciaù

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