
Anche nel calcio i numeri sono tutto. E come potrebbe essere diversamente. Il Napoli può andare fiero di quello che ha fatto dal primo novembre all’altra sera. Dopo il ko immeritato in casa della Juventus non ha più perso. Ben dodici i risultati utili consecutivi. Certo, c’è il rammarico di aver pareggiato delle gare ormai vinte ma fa parte del gioco. Anche perché ne ha salvate altre proprio sul gong che potevano essere delle sconfitte. Il ciclo positivo cominciato con il pareggio in casa del Besiktas in Champions è continuato fino al successo in Coppa Italia di martedì contro lo Spezia. Un cammino positivo che ha dato risalto all’enorme lavoro fatto da Maurizio Sarri nonostante le molte difficoltà che ha trovato sulla strada. In dodici partite il Napoli è tornato ai vertici della classifica di serie A (oggi è terzo), ha conquistato il passaggio agli ottavi di Champions (dove troverà il Real Madrid) ed è passato ai quarti di Coppa Italia. Niente male in una prima parte della stagione dove si potevano trovare non poche difficoltà vista la partenza di Higuaìn ma soprattutto l’infortunio di Milik. Senza mai abbattersi il tecnico toscano si è messo sotto a lavorare di gomito e ha creato una macchina che non vuole fermarsi. Certo, si devono migliorare alcuni aspetti fondamentali ma sicuramente il sor Maurizio sa dove intervenire. L’attacco non stecca mai, purtroppo lo ha fatto la difesa permettendo agli avversari di creare problemi a Reina. Mentre ci si può vantare dei 42 gol realizati, non bisogna andare fieri dei 22 subiti. La Juve in vetta alla classifica ne ha al passivo solo 14.
L’AMBIZIONE. Naturalmente il Napoli può tranquillamente lottare su tre fronti. Per lo scudetto ad oggi il recupero sembra difficile ma ha tutte le carte in regola per arrivare nuovamente secondo. Davanti c’è solo la Roma a +3. Praticamente si ripropone il duello dello scorso anno solo che stavolta ci sono dei concorrenti che non vogliono stare a guarda re. Nello scorso torneo gli azzurri chiusero il campionato a quota 82 mentre i giallorossi a 80. Sia all’andata che al ritorno si conquistarono gli stessi punti. La squadra di Sarri ha girato a 38 e se ne facesse altrettanti fino a maggio potrebbero non bastare. Ecco, quindi, che serve qualcosa in più. Non sarà facile, anche perché gli scontri diretti, fatta eccezione della Juve, saranno disputati tutti in trasferta. Si dovrà sbagliare il meno possibile contro le cosiddette medio-piccole. A partire dalla sfida di domenica contro il Pescara. È con le provinciali che si perde terreno. Contro le big, invece, la concentrazione è massima. Questo mese di gennaio dovrà essere sfruttato per le gare casalinghe. Al San Paolo il Napoli ne ha già disputate tue e ne giocherà altre due tra campionato e Coppa Italia. L’unico viaggio è a San Siro contro il Milan. È col Diavolo che si dovrà dimostrare a tutti la propria forza per dare un segnale a tutti.
fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma del 12 gennaio 2017
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