Lang: “Un sogno essere qui, sono venuto per vincere”

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Oggi ci sarà la presentazione ufficiale di Noa Lang che a Dimaro, a partire dalle 15, risponderà alle domande dei giornalisti.

Di seguito le sue parole:

Sulla trattativa lunga:

“C’è stata la possibilità di venire a Napoli già in inverno. Io volevo, ma il Psv non ha voluto cedermi. Alla fine il club è tornato alla carica. Napoli è un grande step per me. Ho spinto molto per concretizzare questa trattativa. Chiedevo al mio procuratore sempre se fosse conclusa l’operazione”.

Quali sono le tue caratteristiche?

“Da me potete aspettarvi tanti gol e assist. Sono quel tipo di calciatore che gli spettatori vorrebbero vedere allo stadio”.

Le prime parole in italiano

“Allenamenti Conte? La prima parola che ho detto in italiano è stata ‘Sono stanco’. Le sedute sono pesanti, mentre in Olanda si usa la palla anche in preparazione. Ma penso che sia un bene per me per uscire dalla mia comfort zone”.

Qual è il tuo rapporto con la musica?

“Mi piace passare il tempo libero con la musica. Chiederò qualche permesso alla società per fare qualcosa in italiano”.

Sul suo personale futuro: “Non ho nessun tatuaggio legato a una squadra di calcio. Io successore di Kvara? Sono fiducioso di raggiungere un buon livello qui, credo nelle mie qualità e la società ha fiducia in me. Sono quanto è forte Kvara, ma io sono un giocatore diverso e voglio scrivere la mia storia qua”.

Hai vinto un disco d’oro con la tua musica, sarebbe bello affiancare anche lo scudetto?

“Sarei molto felice se dovessimo vincere lo scudetto. Sono stato già campione cinque volte in Belgio e in Olanda. Lo scudetto sarebbe un sogno che si avvera, ma dobbiamo fare le cose passo dopo passo”.

Vicino al Milan in passato?

“Quell’interesse è stato ingrandito la stampa, non ero così vicino e non c’era nulla di concreto. L’Italia mi piace sin da giovane: la cultura, il popolo, la cucina e la passione per il calcio. Non vedo l’ora di scoprirla”.

Le difese in Italia saranno diverse:

“Sono sempre raddoppiato, è una sfida per me. Non c’è problema, qui la difesa è importante e sono tutti molto bravi, ma sono bravo anch’io dal punto di vista offensivo”.

“Sono qui per vincere, potrebbe essere un buon titolo. Spero di poter far bene. Le squadre da battere? Tutte, ce ne sono altre 19 sul nostro percorso. Potete chiamarmi come volete (se con il nome da artista, Noano, o Noa, ndr). Con la palla al piede sono un buon giocatore. So fare gol quando c’è l’opportunità. Devo diventare più utile dal punto di vista tattico. Conte è un grande allenatore, è giusto per me”.

Qui puoi seguire la conferenza:

 

 

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