La Serie A ai raggi x, prima della ripresa

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Verso la ripresa del weekend. La pausa per le Nazionali arriva in un campionato che non si legge soltanto attraverso i punti in classifica, ma soprattutto attraverso i numeri che rivelano identità precise e modelli di gioco definiti. Le prime posizioni della classifica fotografano la forza di Roma e Napoli, ma sono le statistiche – dai gol segnati alla distribuzione delle marcature, dai contrasti vinti al possesso palla – a restituire la reale fisionomia delle venti squadre.

L’Inter guida con autorità la graduatoria degli attacchi più prolifici: 17 gol segnati, davanti a Napoli (12) e Atalanta (11). Ma è nella partecipazione corale che la squadra di Chivu esprime a pieno la sua cifra identitaria: nove marcatori diversi hanno già trovato la via della rete – da Martínez a Thuram, passando per Bonny, Esposito, Dimarco, Çalhanoğlu, Bastoni, Barella e Dumfries – più di qualsiasi altra formazione. Atalanta, Juventus e Napoli si fermano a otto, mentre Pisa, Verona e Parma sono ferme a soli due giocatori a segno dall’inizio del campionato, con l’Hellas fanalino di coda per gol totali (2). L’Inter svetta anche per realizzazioni dentro l’area (13), seguita dal Napoli a quota 10, mentre in un torneo in cui diventa sempre più comune cercare soluzioni dalla distanza – si sono già registrate 23 reti da fuori area complessive -, Inter, Bologna e Juventus ne hanno firmate 3 ciascuna. I nerazzurri, autentica potenza offensiva del campionato, occupano inoltre il vertice per gol di testa (5), davanti alla Cremonese (3), con Bologna, Genoa, Pisa e Verona ancora a secco nel gioco aereo.

Le dinamiche casalinghe e i rendimenti lontano dal proprio stadio raccontano un campionato a doppia velocità: Napoli e Bologna sono a punteggio pieno in casa, tre vittorie su tre, mentre il Franchi è diventato terreno ostile per la Fiorentina, sempre sconfitta tra le mura amiche. In trasferta, è la Roma a dettare il ritmo con 9 punti su 9 – una caratteristica storicamente associata alle squadre di Gasperini che, nei suoi nove anni alla Dea, ha raccolto più punti lontano da casa che a Bergamo – mentre il Milan, oltre alle due vittorie e un pareggio lontano da San Siro, si distingue come unica squadra a non aver ancora subito gol da ospite.

Sul piano della pericolosità offensiva, Inter (37) e Napoli (36) sono le squadre che tirano di più verso la porta, seguite da Juventus e Verona (32). All’estremo opposto, Fiorentina (12), Pisa (14) e Cremonese (16) faticano a generare occasioni da gol. La progressione palla al piede premia invece il Milan, squadra che dribbla di più (113 uno contro uno riusciti), davanti ad Atalanta (99) e Genoa (90). Torino, Pisa e Cremonese, ferme a 50 dribbling complessivi, cercano invece la superiorità numerica con altri mezzi.

Sul fronte difensivo, i numeri evidenziano grandi differenze tra i reparti: Roma e Milan rappresentano l’eccellenza, con rispettivamente 2 e 3 gol subiti, accompagnati da 4 e 3 clean sheet a testa, primati assoluti in Serie A. La Roma di Gasperini è attualmente la miglior difesa dei 5 top campionati europei, un’eredità che affonda le radici nel lavoro strutturale di Claudio Ranieri. Il Milan, a questo punto della scorsa stagione, aveva già incassato 7 gol, più del doppio rispetto a oggi. All`opposto, Torino (13) e Pisa e Lecce (10) guidano la classifica delle difese più battute. Tutte le squadre della Serie A Enilive hanno comunque subito almeno un gol per tempo: il Torino, però, è la più vulnerabile nei primi 45’ (8 gol concessi), mentre il Lecce crolla nelle riprese (7) e la Fiorentina è l’unica ad aver incassato più di un gol (2) oltre il 90°.

La dimensione dei duelli fisici mette in evidenza una varietà di interpretazioni: il Bologna è la squadra che ha vinto più tackle (78), davanti a Genoa e Verona (73), mentre Udinese (33) e Napoli (35) occupano il fondo della classifica in questa voce. In termini di duelli complessivi, Parma (543) e Torino (502) sono le più coinvolte: i gialloblù ne perdono la maggior parte, mentre i granata primeggiano per contrasti vinti, sia aerei che a terra, confermando un’identità aggressiva. Il Milan, al contrario, è la squadra che cerca meno duelli (233) e ne vince di meno (56), segno di un approccio più posizionale che fisico. Il Como si distingue come formazione più fallosa del torneo, con 102 falli, 17 gialli e 3 espulsioni, mentre il Napoli è la squadra più disciplinata con appena 5 ammonizioni, e il Milan quella che commette meno falli (47).

Sul piano della costruzione, l’Inter domina per assist (15), quasi il doppio rispetto a Atalanta, Juventus e Lazio (8), e per lanci lunghi tentati (351), confermando la continuità di un principio di gioco già evidente nel quadriennio Inzaghi e ora ereditato da Chivu con ulteriori livelli di precisione: i nerazzurri vantano anche la miglior percentuale di precisione al lancio (80%). Il dominio territoriale è confermato dal possesso: l’Inter è l’unica squadra oltre il 60% medio, seguita da Roma e Napoli, mentre Verona, Pisa e Torino faticano a gestire la palla, tutte sotto il 40%.

Sul piano atletico, Napoli, Cremonese e Juventus guidano la classifica dei chilometri percorsi, mentre Atalanta e Roma sono le squadre che corrono meno: un dato che, unito alla qualità del possesso, racconta di una gestione della partita più cerebrale che fisica. La sfortuna ha invece colpito in modo evidente il Milan, che guida la classifica dei legni colpiti (6), uno in più del Napoli (5).

Dati anagrafici alla mano, infine, il Parma si conferma la squadra più giovane del campionato con 24,5 anni di media, seguita da Lecce (24,7) e Cagliari (25,2). Napoli (28,4), Inter e Cremonese (27,8) compongono invece il blocco delle più esperte. Napoli e Inter sono inoltre tra le cinque squadre più anziane dell’intero panorama europeo, mentre il Parma è la terza più giovane del continente, alle spalle di Strasburgo e PSG. Da segnalare anche il Como, che detiene il primato per numero di Under 21 impiegati in campionato, a testimonianza di un progetto tecnico che guarda dichiaratamente al futuro.

Un quadro che mette in evidenza le differenze strutturali tra le squadre, mostrando identità tattiche già consolidate, punti di forza da valorizzare e aree critiche su cui intervenire, lasciando intravedere sviluppi interessanti in vista del prosieguo del campionato.

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