La Primavera ai raggi x dopo la sosta

Così come il calcio dei grandi, anche il campionato Primavera prevede lo stop a favore delle nazionali. La situazione degli azzurrini è difficile ma assolutamente rimediabile. Infatti se si dà uno sguardo alla classifica si può notare che in 4 punti sono racchiuse ben 10 squadre, ciò per dire che la classifica è molto corta. Di contro, il penultimo posto potrebbe destare qualche preoccupazione, soprattutto vedendo la casella delle vittorie che segna 1. I tre punti mancano dall’esordio casalingo contro il Toro, da quel momento 3 pareggi e 4 sconfitte in un totale di 8 giornate di campionato. Invece, il cammino in Coppa Italia prosegue dopo le due vittorie contro il Cosenza, con il risultato di 2-1 al termine dei supplementari, e nel turno successivo contro la Lazio con il medesimo risultato. Mentre il cammino in Youth League è alquanto disastroso: spiccano e due sconfitte con il Salisburgo rispettivamente con il risultato di 7-2 in Austria e 5-1 a Frattamaggiore.

Diamo uno sguardo alle statistiche della squadra allenata da mister Roberto Baronio.

I marcatori

5 gol: Vrikkis (3 in campionato: Fiorentina, Sassuolo x2; uno in Youth L.: Salisburgo; uno in C. Italia: Cosenza);

3 gol: Vrakas (2 in campionato: Torino, Empoli; C. Italia: Lazio); Palmieri (uno in campionato: Sassuolo; 2 in C. Italia: Cosenza, Lazio);

2 gol: Gaetano (tutti in Youth L.: Genk, RB Salisburgo);

1 gol: Vianni (Roma); Labriola (Chievo); Sgarbi (Bologna); Zedadka (Bologna); Mancino (in Youth L.: Liverpool); Costanzo (in Youth L.: Genk).

Gli assist 

3 assist: Sgarbi (2 in Campionato: Roma, Sgarbi; uno in C. Italia: Cosenza); Vrakas (uno in Campionato: Bologna; 2 in Youth L.: Genk, RB Salisburgo)

1 assist: Palmieri (Bologna); Potenza (Liverpool); D’Onofrio (RB Salisburgo)

Partite disputate 8 in campionato, 2 in Coppa Italia e 4 in Youth League. Bilancio in campionato: 10 gol fatti (quarto peggior attacco); 13 gol subiti (sesta miglior difesa). Bilancio in Coppa Italia: 4 gol fatti e 2 gol subiti. Bilancio in Youth League: 5 gol fatti e 16 gol subiti.

 

Napoli-Torino 1-0 (Vrakas)
Youth League Napoli-Liverpool 1-1 (Mancino, Stewart)
Bologna-Napoli 3-2 (Sgarbi, Cangiano x2, Juwara, Zedadka)
C.Italia Napoli-Cosenza 2-1 (d.t.s) (Licciardello, Vrikkis, Palmieri)
Napoli-Inter 0-1 (Fonseca)
Youth League Genk-Napoli 3-1 (Vandermeulen, Cuypers, Gaetano, Németh)
Empoli-Napoli 1-1 (Merola, Vrakas)
Napoli-Roma 1-2 (Vianni, Calafiori, Trasciani)
Youth League RB Salisburgo-Napoli 7-2 (Costanzo, Sesko x2, Anselm, Phelipe, Adamu, Vrikkis, Susic, Seiwald)
Chievo-Napoli 1-1 (Labriola, Makni)
Napoli-Fiorentina 1-1 (Koffi, Vrikkis)
Youth League Napoli-RB Salisburgo 1-5 (Seiwald, Phelipe, Affengruber, Susic, Gaetano, Sesko)
Napoli-Sassuolo 3-4 (Palmieri, Ghion, Vrikkis x2, Pellegrini x3)

Azzurro per azzurro

Vincenzo Mancino. Il portiere giunto nel 2016 dalla Real Casarea, scuola calcio di Casalnuovo, è stato convocato appena 3 volte. Si è seduto in panchina con i compagni nelle partite con Torino, Inter e Chievo.

Idasiak. Il portiere polacco è il titolare inamovibile per mister Baronio. In campionato conserva il record del 100% dei minuti giocati, ma anche il record negativo di un unico clean sheet nella partita interna contro il Torino, nella quale ha anche dovuto affrontare la classe del “fuoriquota” Iago Falque. Disputa anche 3 partite su 4 in Youth League, riposando nella partita tra le mura amiche con il Salisburgo. Detiene il record di minuti giocati, infatti è sceso in campo per 990 minuti incassando ben 24 reti in 11 match.

Daniele. Il ragazzo di Massa di Somma, paesino alle falde del Vesuvio, è il numero 12 della rosa. È lui il prescelto per rimpiazzare Idasiak nelle sue poche giornate di pausa. Timbra il cartellino in Youth League contro gli austriaci del Salisburgo ed è titolare in Coppa Italia, dove è stato protagonista delle due vittorie che hanno permesso agli azzurri di approdare agli ottavi. Gioca complessivamente per 390 minuti incassando 7 gol in 3 partite, pesa la débacle interna in Youth League.

Senese. La sua duttilità gli permette di giocare in tutti i ruoli di una difesa a 4, anche se si sposa bene nella difesa a 3 impostata da mister Baronio. È uno dei pilastri della retroguardia, da lui si aspetta il salto di qualità che possa permettere al Napoli di essere più solido nelle retrovie per poi puntare, nella prossima stagione, alla cessione in prestito con l’obiettivo di esordire tra i professionisti. Il suo score complessivo è di 884 minuti distribuiti su tutte le competizioni, a dimostrazione della sua importanza, per 3 volte viene iscritto nella lista dei cattivi.

Manzi. È il capitano della squadra e deve trascinare i suoi in campionato, anche se nell’ultima uscita stagionale si è guadagnato un rosso e in 10 gli azzurri hanno incassato il gol del pari. La troppa foga in alcuni casi può portare dei problemi, in quanto sta scontando una squalifica di due giornate. Al ritorno dovrà dimostrare di aver imparato dai propri errori, perché la crescita passa anche da questi passi falsi. Ha disputato 722 minuti divise tra Campionato, Youth League e Coppa Italia.

Zanoli. È arrivato questa estate a titolo definitivo dal Carpi, dopo il prestito formativo dell’anno scorso. La titolarità fissa in campionato e le buone prestazioni mista alla leadership, gli hanno permesso di indossare la fascia nelle ultime due partite. In campionato ha disputato il 75% dei minuti complessivi, mentre non rientra nella rosa di coloro che partecipano alla Youth League. Sono 750 i minuti disputati fino ad ora che comprendono anche la presenza vittoriosa in Coppa Italia contro il Cosenza.

Potenza. In campionato gioca poco, ma è il titolare nelle coppe. Infatti i 585 minuti complessivi derivano sostanzialmente dalla Youth League per 351 minuti, competizione nella quale ha trovato anche un assist a favore di Mancino nella partita contro il Liverpool. In campionato solo due presenze da subentrato per un totale di 24 minuti collezionati nelle sfide esterne con Empoli e Chievo.

Costanzo. Il classe 2002 riesce a farsi trovare pronto ogni qualvolta viene schierato dall’inizio, soprattutto in Youth League dove ha trovato anche la gioia personale. Ruba il posto ai titolari in campionato, in quanto riesce a dare maggiori garanzie in un momento delicato. Riesce a raccogliere 765 minuti, ma per ben due volte conquista la via degli spogliatoi anzitempo.

D’Onofrio. Da Torre del Greco con la voglia di emergere. Riesce a ritagliarsi un ruolo da titolare nelle uscite europee degli azzurri, competizione nella quale fornisce un assist al collega di difesa Costanzo. Risulta titolare anche nei due match di Coppa Italia, mentre in Campionato ha fortune alterne. Accumula 674 minuti in stagione, provenienti per oltre il 50% dalla Youth League (360 minuti), il contributo in Coppa Italia è di 210 minuti, mentre in campionato poco più di 100 minuti.

Vrakas. Il talentino arrivato dal Paok nell’estate 2018, è uno dei giocatori più convincenti visti fino ad ora. Coniuga quantità e qualità, riuscendo a farsi trovare spesso al momento giusto al posto giusto. È il vice capocannoniere della squadra in campionato con i suoi 2 gol (dietro solo a Vrikkis). In Youth League sveste i panni di goleador e veste quelli di assist man, sono 2 i passaggi chiave eseguiti che però hanno avuto scarsa importanza nell’economia delle partite. In Coppa Italia gioca solo 65 minuti ma ci mette lo zampino siglando il momentaneo 1-0 solo dopo 5 minuti di gioco. I minuti totali sono 630, che pervengono dai 5 gettoni in Youth League, dalla titolarità in Campionato e dalla presenza in Coppa Italia.

Zedadka. Dalla Costa Azzurra alla maglia azzurra è un attimo, soprattutto grazie alla sua velocità sulla fascia di sinistra. Gioca il 96% dei minuti in Campionato trovando anche un gol contro il Bologna, purtroppo inutile ai fini del risultato. In Coppa Italia guarda e tifa per i suoi compagni dalla panchina, mentre non ha avuto ancor nessuna chiamata per gli impegni della Youth League. I minuti sono 692, tutti provenienti dal campionato Primavera 1.

Zanon. È in prestito dal Sudtirol e sta cercando di conquistarsi la riconferma. Sono 6 le presenze da titolare in campionato, più un’entrata a giochi in corso. Mentre nelle altre coppe è l’uomo che entra dalla panchina che cerca di spaccare la partita essendo impiegato da esterno di centrocampo. Gioca complessivamente 676 minuti, quasi la totalità del minutaggio arriva dal Campionato, mentre quote residuali dalle coppe.

Labriola. È il numero 4, perno davanti la difesa. Orchestra la manovra e fa correre il pallone. Disputa 7 delle 8 partite da titolare in Campionato e quando subentra risulta decisivo trovando il gol del vantaggio da calcio piazzato contro il Chievo. In coppa subentra per conservare il vantaggio contro la Lazio. Assapora anche l’aria della Youth League grazie alla convocazione nel rovinoso match con il Salisburgo.

Esposito. Dà il suo contributo come diga a centrocampo. Disputa tutte le partite internazionali, partendo anche da titolare, così come la Coppa Italia. In Campionato racimola solo 64 minuti contro il Chievo. In totale scende in campo per 387 minuti, distribuiti quasi equamente tra Youth League e Coppa Italia, mentre in campionato gioca poco più di un’ora.

Marrazzo. Nasce centrocampista ma riesce ad esprimersi al meglio anche da esterno di centrocampo ed addirittura da centrale di difesa. In Youth League disputa tutti i 4 incontri, stesso filotto in Coppa Italia, mentre in Campionato la sua presenza arriva sempre da subentrato. Lo score è comunque importante: 682 minuti in stagione.

Gaetano. Lui ha poco a che vedere con la Primavera, infatti è aggregato stabilmente in prima squadra da Carlo Ancelotti. Disputa solo le partite di Youth League vestendo la fascia di capitano diventando un vero e proprio mattatore. Realizza due gol contro Genk e Salisburgo, per un totale di 270 minuti in stagione.

Mamas. Il cipriota è praticamente è il punto di riferimento della mediana azzurra, in campionato non conosce la parola “riposo”. Disputa anche la Youth League, mentre rifiata nelle partite di Coppa Italia. Il salto di qualità dovrebbe arrivare dalla maggiore assistenza ai compagni in fase di finalizzazione. Disputa 926 minuti in stagione, provenienti per la maggior parte dal Campionato.

Vrikkis. È il miglior realizzatore azzurro in questa stagione travagliata. Trova la marcatura in ognuna delle competizioni nelle quali gioca. Tutte le reti derivano da calci di rigore e ciò denota freddezza glaciale dal dischetto. Dà la spinta giusta sulle fasce, soprattutto la destra, quella che preferisce. Colleziona 706 minuti accompagnati da 5 gol.

D’Amato. Il centrocampista napoletano classe 2002 si sta facendo le ossa nella formazione Primavera. Probabilmente il suo momento di giocare in pianta stabile in squadra non è ancora giunto, il suo processo di crescita è in pieno sviluppo. Riesce a trovare spazio nelle due partite di Coppa Italia, accumulando 44 minuti.

Ceparano. Discorso analogo del pari età D’Amato. A differenza del compagno lui raccoglie un minutaggio più scarso: 27 minuti in Youth League, questo è il suo bilancio.

Virgilio. Il centrocampista di Marcianise colleziona 7 presenze, da suddividere tra le 3 competizioni. Il suo esordio è in Youth League in quel di Liverpool, dove il mister gli concede gli ultimi minuti. Nella competizione disputa un totale di 138 minuti. Questi si sommano ai 44 minuti in campionato, dove è riuscito a guadagnarsi anche un’espulsione contro il Sassuolo, ed ai 90 minuti di Coppa contro la Lazio.

Ciciretti. Amato sì, ma solo in Serie B. Questa è l’estrema sintesi della carriera di Ciciretti. Un’esperienza fantastica col Benevento e poi il passaggio al Napoli, da lì è apparso irriconoscibile. Per questo motivo ci furono le cessioni prima al Parma e poi all’Ascoli. Adesso è fuori dai radar della prima squadra e fuori rosa dalla Primavera. Il suo è uno score magro: solo 77 minuti in stagione contro l’Inter.

Pamieri. Una punta centrale al passo con i tempi: non solo un bomber d’area di rigore, ma anche un abile manovratore nella fase offensiva. Forse proprio il lavoro sporco gli offusca la vista e ciò va a discapito della freddezza davanti la porta. Questa analisi viene in parte smentita grazie ai 2 gol in Coppa Italia (uno contro il Cosenza, l’altro contro la Lazio). In campionato invece lo specchio della porta sembra restringersi: solo un centro in 8 presenze. Lo score non rende giustizia al lavoro che compie nell’arco dei 90 minuti. Nel complesso è sceso in campo per 664 minuti, di cui la quasi totalità in Campionato.

Vianni. Arriva dall’Entella, squadra con la quale ha esordito tra i professionisti in Serie C e poi vinto il campionato. In azzurro, dopo un periodo di ambientamento, dà subito il suo apporto. In campionato in 5 giornate sigla in gol e conquista due rigori (trasformati dall’implacabile Vrikkis). In Coppa Italia guarda la partita dalla panchina, mentre in Youth League, dove la qualità si innalza sensibilmente, non riesce ad incidere.

Sgarbi. Per l’attaccante altoatesino è la seconda stagione in maglia azzurra, questa estate è diventato ufficialmente di proprietà del Napoli dopo essere stato acquistato dal Sudtirol. Mister Baronio lo impiega sia da punta centrale, sfruttando la sua stazza, ma anche come esterno di attacco, dove può dare sfogo alla sua rapidità. L’unico gol siglato è sintomo di una squadra in difficoltà che non riesce a supportare al meglio gli attaccanti. È il miglior assist man della rosa. Ha disputato 614 minuti, di cui 447 minuti arrivano dal Campionato (oltre il 70%), 99 minuti in Youth League e 68 minuti in Coppa Italia.

Cavallo. Un passato nelle giovanili della Juventus e poi il passaggio in azzurro. Carlo non riesce a conquistare il mister, che gli concede solo 77 minuti in Coppa Italia contro il Cosenza.

Cioffi. 17 anni ancora da compiere e alcune prestazioni di tutto rispetto. Antonio debutta in tutte le competizioni, ritagliandosi un buono spazio tra i colleghi di reparto. In Youth League gioca fino all’86’ contro il Liverpool, mente in Coppa Italia gioca tutti i 120 min. contro il Cosenza. In totale disputa 349 minuti, equamente distribuiti tra le 3 competizioni. Il futuro è dalla sua parte.

Andrea Mancino. La gioia più grande è il gol del vantaggio contro il Liverpool, all’esordio in Youth League. Poi tanto spazio in Coppa Italia, dove conquista il fallo da rigore trasformato da Vrakas contro la Lazio. In campionato, invece, stenta a trovare spazio. La sua stagione si sostanzia di 415 minuti, con un gol all’attivo.

Raffaele Galasso

© Riproduzione riservata