Pipita Higuain: rabbia, rovesciata, giocate e assist

NAPOLI – Sembrava un’annata storta. Di quelle che non si sbloccano. Sembrava una stagione destinata a rovinare la fama e il palmarès del calciatore argentino. Eppure, nonostante quel maledetto gol in campionato tardasse ad arrivare, le doti tecniche e le qualità di Gonzalo Higuain non lo hanno mai abbandonato. Lui non si sblocca con la Roma, non ritorna al gol con la Roma. Lo fa contro il Verona di Mandorlini, in una gara che ha visto anche la rinascita di Marek Hamsik. In una gara che ha visto la rinascita del Napoli. Poi l’Atalanta, gioia e dolore, il gol del pareggio e il rigore sbagliato. Ma il Pipita Higuain sapeva che dopo la trasferta di Bergamo la gara sarebbe stata di quelle importanti. Importantissime. Di quelle che si vivono al cardiopalma per novanta minuti.

Napoli-Roma per affrontare se stessi, se stesso. Per affrontare la prima della classe, la Lupa che macina punti. La formazione di Rudi Garcia che non vuole lo scudetto, lo pretende. Ma quando si è campioni per te non parlano solo i numeri, 13 reti con il River Plate, ben 107 con la maglia del Real Madrid, 22 la scorsa stagione con quella del Napoli.higuain1-150x150[1]

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(Foto Ciro Sarpa)

Quando si è campioni la rabbia si trasforma in realizzazione. Lo aveva detto Rafa Benitez, “parlo spesso con Gonzalo, gli ho detto che la sua rabbia la deve usare per mandare il pallone in rete”. Lo conosce bene Benitez, lo sa bene che il Pipita ha la capacità di farlo. Non a caso lo ha voluto alla sua corte, non ha caso ha insistito a schierarlo anche quando non era fisicamente in forma. Ma Gonzalo Higuain, grazie alla Roma inaugura un’altra perla. La sua prima rovesciata in Serie A, andata a buon fine. La rovesciata che è stat a l’emblema di una partita gestita alla perfezione dal Napoli, dominata alla perfezione dagli azzurri. Le apre lui le marcature, lui inaugura, Callejon chiude le danze. Ma la gara dell’argentino è una gara all’insegna del gioco corale: movimenti a tutto campo, fraseggi importanti, sovrapposizioni e assist. Questo è Gonzalo Higuain. Tutto questo e ancora di più è lui. Quel di più mostrato proprio al fischio di inizio di Napoli-Roma. Tiro di Insigne, deviazione e mezza rovesciata del Pipita. È il caso di dirlo, è tornato tra noi, è tornato prepotentemente top player e nuovo leader. E, se possibile, più forte di prima.

Roberta Savarese

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