
Kobbie Boateng Mainoo nel mirino. Del 2005, originario di Stackport, la città più vicina ma più ostile a Manchester, dove “il nostro” non è al centro del progetto tecnico del “maledetto” United. Ha personalità palla al piede e grandi qualità in fase di interdizione. Si distingue anche per la qualità nell’impostazione e per essere un ottimo recupera palloni, si legge “in rete”. Identikit, insomma, utile, per un Napoli che deve fare i conti con Zambo Anguissa, out da dicembre e gennaio per la coppa d’Africa, e che dovrà trascinare i Leoni africani, anche nel play off di qualificazione Mondiale, che mette in palio il pass per lo spareggio intercontinentale di marzo. Per le africane c’è, difatti, un solo posto ancora a disposizione per staccare il ticket per il Mondiale 2026, che si disputerà tra Canada, USA e Messico. Il calciatore avrebbe, intanto, già dato l’entusiasmato assenso al trasferimento all’ombra del Vesuvio, ma il club d’appartenenza non apre al prestito secco. Il centrocampista è valutato tra i 40 e i 50 milioni, quindi sarà partenopeo solo se nelle prossime settimane il direttore sportivo Giovanni Manna rilancerà con una nuova offerta. Partenopei in pressing, però serve il prestito con obbligo. Per adesso il nome di KM resta il primo sulla lista, stando anche al gradimento di mister Conte. Si studiano anche alternative “italiane”, in Serie A piace Ismael Koné, ventitreenne canadese e gestito dall’agente Nikos Mavromaras. Giunto al Sassuolo, via Marsiglia, con prestito con obbligo condizionato, sta crescendo partita dopo partita.



